Nel giugno del 2009 dovevano ancora scoccare i 20 anni dall’anniversario ma, seduto davanti alla prima prova della maturità non ho esitato più di tanto da scegliere quella traccia.
La storia mi ha sempre appassionato e le altre scelte devo essere sincero non mi avevano impressionato. La memoria potrebbe giocarmi scherzi strani (in fondo a breve sono 30 anche per me) e se non sbaglio quell’anno era presente l’analisi del testo de “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, sull’ambito artistico e letterario il tema dell’ “Innamoramento e amore”, il socio economico riguardante il 2009 come anno della creatività e dell’innovazione, lo storico-politico sull’origine e gli sviluppi della cultura giovanile, il tecnico scientifico sui social network, internet e nuovi media e i 150 anni dell’Unità d’italia, in prospettiva visto che si festeggiavano nel 2011.
Sulla poesia ero in difficoltà e se in quel caso andavi fuori tema eri fottuto, l’amore a 19 anni come tema non ne parliamo neanche, l’unico forse, con il senno di poi, anche perchè l’anno scorso la mia tesi di laurea è stata incentrata su quello, era la scelta sul tema legato ai social. Anche se c’è da dire che in quegli anni a parte , Msn, My Space, Netlog e i primi anni di Facebook ci sarebbe stato poco da dire.
Non avevo dubbi che quello sarebbe stato il tema per me e devo ammettere che in maniera molto paraculata, come del resto fanno tutti, la notte prima dell’esame, avevo cercato di capire quali potevano essere le possibili tracce del giorno dopo. C’era proprio quella e una ripassata non mi aveva fatto male, anzi.
Era andato bene, 15 su 15 e un tema che mi rimarrà sempre nel cuore. Forse se avessi avuto un’altra prof, con le idee completamente opposte dalle mie avrei preso un voto sicuramente più basso. Ci ho messo del mio, ho spiegato come la pensavo, un argomento del genere meritava una propria considerazione. Mi è andata bene e ancora oggi quando ci penso e mi capita di parlarne starei a discuterne per ore.
Oggi, 9 novembre del 2019, è il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. Che non aveva diviso solo un paese, la Germania, autrice delle peggiori crudeltà contro l’umanità durante la guerra, ma il mondo intero. Da una parte l’Europa e gli Usa, dall’altra la Russia. 136 morti, 5075 il numero delle persone fuggite da Berlino Est dal 1961 al 1989, 300 le persone arrestate nel tentativo di superare il Muro.
Poi la rivolta dell’Est Europeo, persone con i martelli che lo buttano giù e la Germania che un anno dopo ritorna unita.
Oggi è il Giorno dell’Unità, giorno in cui bisogna dire No a tutti i muri esistenti. Un giorno in cui molti dovrebbero ancora imparare qualcosa.
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