Coronavirus e regole, queste sconosciute

Poi non vi ho più raccontato com’è andata la settimana scorsa l’edizione particolare agostana della Milano-Sanremo senza il passaggio sulla costa savonese dopo il diniego dei sindaci. Bell’esperienza la partenza da Milano, scorci pregevoli nell’astigiano con i vigneti, percorso duro, ma niente a che vedere con la magia della nostra provincia. Ne riparleremo a marzo, farà freddo nelle zone di Alessandria, Asti e Cuneo e il ritorno nel percorso storico non sarà probabilmente una chimera.

Anche perché ci vorrà di nuovo il pubblico nella magia del passaggio sotto casa. Ci sarà però? Marzo è distante per carità, 7 mesi e dopo questi primi 7 di emergenza Coronavirus ci pare un’utopia pensare che in quel periodo staremo ancora a lottare contro l’epidemia.

Nel frattempo, nel savonese (non mi addentro in casi nazionali che non conosco in maniera precisa) in meno di un mese si sono verificati due focolai: uno a Savona partito da un ristorante giapponese e l’altro a Quiliano da una grigliata in un parco.

Il virus, non è una banalità, sta continuando a girare con una probabile carica molto meno potente rispetto ai passati terribili mesi e sta colpendo però sempre di più i giovani.

Come mai? Non vorrei fare il moralizzatore ma sono quelli che rispettano meno le regole, ma da subito, da quando praticamente è finito il lockdown. Baci, abbracci, strette di mano, niente mascherine, cosa per altro che avviene anche tra alcuni adulti.

I primi locali, ristoranti, bar e discoteche sono stati fatti chiudere per 5 giorni per il mancato rispetto delle regole e in quelli che rimangono aperti le norme sono rispettate proprio al minimo sindacale. Per non parlare di chi va in ferie all’estero e poi ritorna positivo. Probabilmente durante le settimane di relax pensano che non ci sia bisogno di prevenire la propria salute.

Di questo passo se non ci mettiamo in riga ritorniamo al punto di prima. A settembre riapriranno le scuole e come lo faranno al momento sembra tutto incerto. Nel Lazio in queste ultime ore è stato specificato che la situazione pare essere ritornata ai livelli maggio, con le scuole che se il tutto non migliora rischiano di non riaprire i battenti. E il peggio rischia ancora di arrivare visto il weekend del Ferragosto, dove il must è il liberi tutti.

Sarà decisivo e fondamentale il tampone? Quello sicuramente ma intanto rispettiamo le regole, parola che noi italiani non abbiamo ben chiara nel nostro vocabolario.

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