A teatro due anni dopo: Castellitto a Savona è il perfetto ritorno

Qualche settimana fa dopo due anni siamo tornati con mia madre nel classico appuntamento annuale a teatro.

L’ultima volta era il 3 marzo del 2020. Politeama di Genova. Spettacolo di Teresa Mannino.

Nel febbraio del 2020 i primi casi Covid in Italia e il 9 marzo il primo lockdown con la pubblicazione dei tanto famigerati Dpcm.

“Il contagio non ci fa paura”. Avevo scritto su Facebook pubblicando un selfie dal teatro con mia madre. Mi sono venuti i brividi a rivedere quel ricordo. Proprio io poi che ho vissuto e sto vivendo questa pandemia con più di un timore mettendo da parte all’ennesima potenza la mia vita sociale e temendo soprattutto per l’incolumità dei miei cari.

Siamo quindi ritornati. Seduti in galleria e non in platea per evitare di essere vicini con altre persone. La mascherina FFP2 è chiaramente obbligatoria e anche nel loggione, le distanze non erano stratosferiche, anzi.

Dovevamo ritornare a goderci la magia teatrale già dal 13 gennaio per lo spettacolo di Elsa Morante che all’ultimo secondo aveva però cancellato le date per via di un malore. Il Covid stava nuovamente spingendo 3 mesi fa e sono sincero, non mi sono strappato i vestiti per l’annullamento.

Sergio Castellitto non poteva che essere il miglior ritorno possibile. Sa ballare, cantare e nel recitare è veramente il numero 1. La storia, scritta dalla moglie Margaret Mazzantini, ci fa pensare e il protagonista è nei panni di un clochard che ripercorre la sua vita e le scelte che lo hanno portato a vivere sulla strada.

Praticamente dialogo interiore di un uomo ai margini della società che è però capace di vedere la realtà osservando la vita delle persone ‘normali‘.

Riesce a restituire attraverso una sorta di ‘filosofare’ allegro e indefeso il ‘sale della vita’, la complessità e l’imprevedibilità dell’esistenza.

Poi la bravura di Castellitto fa il resto e restiamo a bocca aperta.

Ci alziamo in piedi ad applaudire e ci scambiamo uno sguardo con mia madre. Avevamo bisogno di ritornare a vivere quei momenti insieme.

Ora mancano solo i concerti, l’ultimo quello degli Ex Otago sempre a Genova nel febbraio 2020.

Campovolo a giugno con Luana lo salteremo. Ma abbiamo la nostra meravigliosa giustificazione.

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