Pronti, partenza, via. Van der Poel come da pronostico è la prima maglia rosa del Giro 2022. Avevamo pochi dubbi sul fatto che il cannibale olandese potesse fare sua la corsa d’apertura in terra ungherese che sembrava costruita proprio a sua misura.
Ormai quando nelle grandi corse a tappe o nelle classiche quando gareggiano sua maestà Mathieu, Van Aert e Pogacar il risultato è pressochè scontato.
“Vincerà muovendosi all’ultimo secondo”. Così avevo detto ieri in una profezia da novello Nastradamus e così è stato.
Girmay della Wanty si conferma essere un corridore veramente interessante e non è più, a mio avviso, solo il primo corridore africano ad aver vinto una classica. In questo Giro sarà la sorpresa.
Bene nella volatona finale il mio Magnus Cort Nielsen (sì, ce l’ho al Fantaciclismo, fatemi gasare), ripresosi giusto 20 giorni fa dalla frattura alla spalla e arrivato last minute nella carovana rosa. Alla fine si è piantato ma con quel quarto posto ha dimostrato di esserci. Ottimo anche Pello Bilbao che in teoria al Giro farà il gregario di Landa ma che ha confermato la buonissima condizione della primavera.
Il flop? Beh chiaramente Caleb Ewan. Cadere e sbagliare è umano, ma così no. Nella volata probabilmente avrebbe perso e sarebbe arrivato terzo. Ma andare così vicino a Girmay, toccargli la ruota e volare per terra, è un errore pazzesco. Anche perché la Lotto aveva lavorato strabene per portarlo davanti.
Ci aggiungo come prime note negative anche il Processo alla Tappa. È mancato di quel brio tipico di Alessandra De Stefano. Poi da mani nei capelli le riprese, i collegamenti gli interventi degli ospiti e le domande.
Top in una tappa non particolarmente ricca di colpi di scena, i due cordidori della Androni Bais e Tagliani. Hanno preso vento praticamente tutta la tappa fino ai meno 13. Chapeau.
Oggi la crono di Budapest non è particolarmente impegnativa e lunga (solo 9.2 km) se non con la salita finale con pavè che tocca punte del 14% che potrebbe favorire un Tom Dumoulin d’annata. Potremo già iniziare a capire come sono le gambe dei favoriti.
Il mio pronostico:
1 Tom Dumoulin (Jumbo Visma)
2 Joao Almeida (Quick Step)
3 Mathieu Van der Poel (Alpecin)
4 Edoardo Affini (Jumbo Visma)
5 Richie Porte (Ineos)
6 Tobias Foss (Jumbo Visma)
7 Matteo Sobrero (BikeExchange)
8 Lennar Kamna (Bora)
9 Jan Tratnik (Bahrain)
10 Alessandro De Marchi (Israel)
BuonGIoRnO a tutti, si riparte.
Foto: La Presse
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