BuonGiro. Toh, rispunta Hindley. Pozzo è di altri tempi. Il giorno dei crolli

Il nome che non ti aspetti. Jay Hindley. Sì, proprio lui, il corridore che nel 2020 fu la rivelazione del Giro. Beffato all’ultima crono per la vittoria da Geoghegan Hart, probabilmente per un errore di tattica con il suo compagno/capitano della Sunweb Wilko Kelderman.

Si sono ritrovati insieme nella Bora e questa volta dopo il crollo del corridore olandese (anche in questo caso capitano scelto) i galloni passano a lui.

Il Blockhaus come ci si poteva immaginare ha detto molto. Chi non potrà più lottare per la maglia Rosa: Tom Dumoulin dopo la grande gara tra la Calabria e la Basilicata, un altro crollo (con l’Etna sono due), 14 minuti dai primi e addio al Giro con una Jumbo che a parte Oomen a 4.34, si è sfaldata totalmente (Foss desaparecido); Giulio Ciccone che alla vigilia ci fa sempre ben sperare ma che in ogni occasione ha battute d’arresto a dir poco clamorose. Si metterà a disposizione del compagno Lopez, visto che anche Mollema ha mollato gli ormeggi; ma soprattutto la brutta figura la fa Simon Yates, dato da me tra i favoriti di oggi mi ha smentito in una maniera che ha dell’incredibile. Alla prima vera salita saluta tutti e si sfalda a 11 minuti. Impensabile è dire poco. Male anche la Quick Step con Vansevenant che prima del tappone era sesto e ora si ritrova al 37esimo posto, distante anni luce.

La corsa. Diego Rosa è un guerriero instancabile e infatti la maglia azzurra è un premio meritatissimo. La Eolo sarà soddisfatta.

Davanti la Ineos sa come si corre e non da ieri. Quando hai un Porte che spinge così puoi solo che tirare giù il cappello e fargli i complimenti. Carapaz ha dovuto tenere e non sbandare, sta bene ma non è il ciclista che ho visto meglio. Bardet è in forma, non lo sottovaluterei, anche se per lui i giudizi valgono solo dalla terza settimana. Premio sfortuna a Landa: gli cade la catena due volte, cambia lo scarpino e scivola in discesa. Ma non ha mai mollato un centimetro lottando spalla a spalla con l’ecuadoriano e il francese. Almeida nonostante i 23 anni è un vecchio volpone, uno che pensi possa mollare da un momento all’altro e invece…..ha riacceso la corsa per quel gruppetto in ritardo al quale si è agganciato lo stesso Hindley, vincitore di tappa.

Gli italiani? Detto di Ciccone, che meraviglia vedere Domenico Pozzovivo e Vincenzo Nibali andare su così. Ma hanno 37 e 40 anni, vi sembra normale? Non rientro nel discorso di due giorni fa, ma è sempre di più uno scandalo per il nostro ciclismo. Pozzo sta in sella per grazia ricevuta con tutti gli incidenti gravi che ha subito e le placche di metallo che ha in corpo, ma non molla mai. E’ il simbolo delle due ruote, è di altri tempi. Lo Squalo ha perso contatto solo con i big di giornata per 30 secondi, ma che bello vederlo così. Venderà cara la pelle. Così come Valverde. Fortunato ieri meglio, proverà a fare un exploit sicuramente le prossime gare.

E poi? La maglia rosa. Esemplare. Ti fa capire quanto quella casacca renda tutti supereroi. Sicuramente Lopez avrà delle buone qualità ma quando sei leader le energie si moltiplicano. Ha rischiato di cadere ma non ha mai mollato. Ha lottato contro il tempo, anche litigato (si è scusato poi in diretta Rai con Oomen per avergli lanciato una borraccia. Non verrà squalificato o sanzionato. ndr) e poi ha esultato. L’ha mantenuta. Il sogno di tre giorni non è più tale.

E a questo punto la squadra è sua disposizione. Che c’è di meglio?

BuonGiro.

Ah e buon riposo.

Foto: Lapresse

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: