È senza dubbio l’anno degli anni degli anni. Questo 2022 che abbiamo appena salutato, per me, Luana e i nostri cari con l’arrivo della nostra piccola Azzurra è stata l’annata più meravigliosa di sempre.
I 9 mesi di attesa, con una quarantena da Covid che non potevo farmi mancare nel mezzo e poi lo spettacolare 30 agosto.
E questi 4 primi mesi che ci fanno dire quanto siamo fortunati. Tu che rendi splendide le nostre giornate dal primo sorriso del mattino al tuo dolce modo di dormire tenendoci la mano la notte.
Abbiamo anche comprato casa. Quanti sacrifici, quanta fatica per arrivare ad ottenere il mutuo. Poi i lavori, le spese, tante, troppe, che non finiscono mai. Capisco sempre di più i miei e le notti insonni di mio padre 18 anni fa. Non è uno scherzo, ma è casa nostra, acquistata con il sudore della fronte, con i risparmi di 15 anni di lavoro e degli aiuti di chi ci vuole bene.
Poi vabbè, il merito è tutto di Luana, ancora ora non so dove sono alcune cose nei cassetti e i mobili li ha scelti praticamente tutti lei. Ancora la settimana scorsa il mio amico Co mi ha detto: “Ma sei sicuro di abitare qua? Secondo me quando vado via dopo 5 minuti esci anche tu”. Eh… Del resto “tu sei come una foresta per me, ma io sono solo un albero vicino a te”. Gli Ex Otago devono aver pensato a me e Luana quando l’hanno scritta.
Poi l’arrivo della piccola Zola e la macchina. Ho salutato la 600, la mia prima e unica auto. Dopo 13 anni, ci siamo detti ciao, è comunque rimasta in famiglia, ma quante storie insieme. Quanti km, viaggi, avventure, disavventure, aneddoti, articoli scritti. Musica, buona musica ascoltata, almeno per me lo è sempre stata. Criticata, osteggiata, ma sempre difesa a spada tratta. Grazie nonno Luciano, ancora una volta.
Il 25 dicembre mi sono giocato il jolly dei jolly e penso di aver messo la ciliegina sulla torta. Gli agguati però sono dietro l’angolo e nei giorni successivi il 2022 non è finito nel migliore dei modi, per nulla. Del resto non saremo noi senza la nostra sfiga annuale, mensile, settimanale, quotidiana.
Il 2023 cosa mi aspetta? Ogni giorno una scoperta nuova con la piccola Azzurra e poi sicuramente due momenti fantastici che vi racconterò poi ma che potete immaginare.
Questo sarà l’ultimo anno de La Mansarda, come avete notato ho scritto l’ultimo pezzo a settembre e tra le mille parole al giorno al lavoro e i pochi momenti a disposizione, ho perso lo spunto di un tempo.
Non però l’amore per questo posto che avrò il piacere di far leggere alla mia bambina un giorno.
Che sia un buon anno per tutti. A presto.
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