Bnj TDF. Van Aert-Pogacar acchiappatutto. Tappa 9: fuga dei delusi o Ineos/Jumbo all’attacco?

Van Aert-Pogacar. Pogacar-Van Aert. Con Matthews secondo. Questo il copione del Tour de France nei primi 8 giorni di corsa. Due vittorie di tappa per l’uomo della Jumbo e due per il capitano della Uae, 4 giorni in giallo per Wout e tre per Tadej, 8 vittorie totali a testa nella Gran Boucle per i due fenomeni. E poi c’è il velocista-passista australiano che il premio sfiga l’ha vinto da tempo.

Anche ieri, dopo una bella fuga condotta principalmente da Mattia Cattaneo (vince il premio combattività ma non capiamo l’azione non essendo riuscito ad arrivare al traguardo, anche per la top ten è un miraggio) e il 23enne Fred Wright della Bahrain, molto interessante ma che nella mia rosa del fantaciclismo del Tour non ho portato. Mannaggia.

Interessanti quindi gli ultimi 5 km con la bagarre per rimanere davanti. Attivissimi la EF con Bettiol e Powlessoltre alle classiche Uae, Jumbo e Ineos. Segnali da parte dei deludenti d’avvio: Vlasov, Benjamin Thomas, Martin e Woods

Alla fine però a spuntarla è stato lui, il “mostro” belga che non lascia neanche le briciole. Con Pogacar che gli abbuoni non li abbandonerebbe neanche alla fidanzata.

Tappa 9: Aigle a Châtel les portes du Soleil. Dopo i primi 30km pianeggianti e una Cote de Bellevue non impegnativa, altri 35 km leggeri fino alla salita lunga ma non impegnativa del Col des Mosses. Da Les Diablerets inizia il Col de la Croix, prima categoria di 8100 metri con pendenza media del 7,6%; lunga discesa di 18 chilometri dove si toccherà di nuovo Aigle, poi il rientro in Francia dove i corridori affronteranno l’ultimo GPM di Pas de Morgins, 15,4 km al 6,1% con punte dell’8%. Cinque chilometri di discesa e ultimo tratto di salita leggera che porta all’arrivo di Chatel Les Portes Du Soleil.

Insomma non spaccagambe ma neanche una passeggiata di salute. Se prima della sosta qualcuno vuole sparigliare le carte e mettere ansia a Pogacar potrebbe essere il momento giusto. Ci attendiamo a questo punto qualcuno della Ineos con i 4 tenori più Ganna-Castroviejo e Van Baarle che dovranno inventarsi qualcosa. Attenzione anche agli attacchi da lontano: Mollema/Ciccone, Barguil, Lutsenko, Woods, Martin. B. Thomas, Jungels, Pinot, Fuglsang, Schachmann/Grosschartner/Kamna e magari di nuovo Cattaneo.

Foto: La Repubblica

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