Bnj TDF. Pogacar è umano e battuto da un’immensa Jumbo. Alpe d’Huez, la rivincita?

È umano. E già questa è la notizia di per sè. Non tanto che abbia perso più di due minuti lasciando così la maglia.

Tadej Pogacar si è dimostrato fragile come non mai e ha avuto una crisi capitata in più di un’occasione ai più grandi corridori.

E poi altri due aspetti: perso Laengen e soprattutto un ottimo Bennett per Covid, con Majka debolmente positivo (può comunque rimanere in corsa. Perplessità), le freccie nell’arco dell’Uae per aiutare il proprio capitano sono pochissime se non Soler e Hirshi che però ad un certo punto, il momento cruciale avevano finito la benzina. L’altra considerazione riguarda proprio il virus. Da giornalista rompiscatole e che pensa sempre il peggio, mi è venuto il sospetto che possa anche lo sloveno contagiato e che il calo potrebbe essere legato a quello. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore.

Comunque se Pogacar è crollato è anche e soprattutto per un grande epico lavoro della Jumbo. Da squadra veramente forte come non era stato al Giro, anche se i cavalli erano completamente diversi.

Ad un certo punto per sfiancare Tadej si sono messi in tre con scatti e controscatti. Benoot, Kruijswijk, Kuss, Roglic, Vingegaard, Laporte e Van Aert in fuga e poi fermati a dare una mano.

Pensare che ad un certo punto recuperati due compagni la maglia gialla si era lasciato andare ad un siparietto con le telecamere (vedi foto copertina). Tutto lasciava presagire ad una freschezza mentale e fisica. Invece….

Rimasto da solo, Vingegaard lo ha attaccato ed è scappato in solitaria con una forza mai vista. Poco prima era scappato Quintana, bella sorpresa dopo qualche anno così così, che aveva raggiunto l’ottimo compagno Barguil (primo sul Galibier). Benissimo anche Bardet e la Ineos con Thomas che a sua volta ha staccato Pogacar arrivato poi a qualche secondo da Yates.

Vingegaard prende tutto e ora Tadej è a 2.22. Tutto aperto, chiaro, perchè anche il danese può inciampare in una crisetta. Come è normale che sia.

Oggi c’è la tappa regina dove si sale sempre, continuamente, con qualche discesina e sull’Alpe d’Huez può succedere di tutto.

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑